Dr. Felizitas Radmüller
Katrin Torggler
Medicina nutrizionale
Le malattie legate all’alimentazione, soprattutto il sovrappeso (o obesità) e le sue malattie correlate, l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito di tipo 2, i disturbi lipometabolici, il fegato grasso e la gotta, sono in costante aumento nei paesi occidentali industrializzati. Un intervento precoce, nel senso di una prevenzione nutrizionale primaria, può avere un effetto mirato sullo stile di vita dei pazienti e prevenire gravi complicazioni come infarti e ictus. I pazienti traggono particolare beneficio anche dalla prevenzione secondaria, cioè dall’ottimizzazione dello stile di vita dopo che si è verificato un infarto o un ictus. La sfida è prevenire le recidive.
La medicina nutrizionale come area di specializzazione medica è cresciuta solo negli ultimi decenni. In precedenza, l’influenza dell’alimentazione sullo sviluppo di alcune malattie era molto sottovalutata. Oggi sappiamo che il nostro comportamento alimentare influisce su quasi tutti i quadri clinici.
Oltre alla sovralimentazione, anche la malnutrizione svolge un ruolo importante nella nostra società. Questa colpisce soprattutto le persone molto anziane e i malati cronici. Ne possono derivare infezioni, un’accelerazione dello sviluppo della demenza e un aumento del rischio di cadute. Le degenze ospedaliere sono quindi spesso più lunghe e sono associate a maggiori complicazioni e a un tasso di mortalità più elevato.
Il consulto medico nutrizionale si svolge in due appuntamenti. Durante la visita iniziale, vengono registrati tutti i parametri vitali e viene analizzata la composizione corporea mediante BIA (analisi bioimpedenziometrica). Viene inoltre eseguita un’anamnesi dettagliata seguita da un esame fisico. L’attenzione si concentra sulla valutazione medica internistica dello stato di salute del paziente e sulla determinazione della diagnosi e del rischio di malattie legate all’alimentazione. Vengono prese in considerazione anche le diagnosi differenziali interne e le potenziali malattie metaboliche e, se necessario, si effettua un esame ecografico degli organi addominali, dei vasi del collo e/o della tiroide. Infine, a seconda dei casi, si raccomanda l’esecuzione di esami del sangue specifici.
Prima della visita di controllo, il paziente è tenuto a compilare un diario alimentare di sette giorni. Durante la visita di controllo, il paziente riceve una raccomandazione dietetica scritta e il suo contenuto viene spiegato verbalmente dal medico. Il numero e la frequenza delle ulteriori visite di controllo dipendono dal paziente. È possibile offrire un trattamento a lungo termine con visite di controllo ripetute. Si raccomanda a intervalli di 3-6 mesi una nuova visita di controllo per verificare il successo della terapia nutrizionale. Una nuova analisi della composizione corporea (analisi bioimpedenziometrica, in breve BIA) e la ripetizione della visita medica forniscono informazioni sul successo del trattamento e su eventuali ulteriori misure necessarie.
La malnutrizione in età avanzata: un problema sottovalutato
Sempre più problemi di memoria, inappetenza, debolezza e suscettibilità alle infezioni: ogni giorno osserviamo con preoccupazione i graduali cambiamenti nei nostri parenti che invecchiano. Il declino delle prestazioni fisiche e mentali sembra essere il modo normale e inevitabile di invecchiare. Le infermità “tipiche” della vecchiaia a volte si manifestano prima e più gravemente di quanto dovrebbero. La causa potrebbe essere la malnutrizione. Anche le persone in sovrappeso possono essere malnutrite. L’apparenza di avere “riserve sufficienti” è ingannevole, perché può esserci ancora una grave carenza di nutrienti e una notevole atrofia muscolare. Se la malnutrizione viene riconosciuta e trattata per tempo, gli anziani si ammalano meno frequentemente, rimangono indipendenti più a lungo e migliorano la loro qualità di vita.
Perché gli anziani sono spesso malnutriti?
Oltre alle caratteristiche nutrizionali legate all’età, come la riduzione del senso del gusto e dell’olfatto, l’alterazione del comportamento masticatorio e una generale perdita di appetito e di sete, giocano un ruolo importante le malattie croniche di base, l’assunzione di numerosi farmaci e le operazioni stressanti.
Quali sono i pericoli e i rischi della malnutrizione?
Se i nutrienti vitali (soprattutto proteine, vitamine, minerali e oligoelementi) vengono ingeriti in quantità insufficienti, si verifica una perdita di concentrazione e di memoria, una riduzione della forza fisica e della mobilità, nonché un indebolimento delle difese contro le infezioni e la guarigione delle ferite. In situazioni di stress (ad esempio, durante un’operazione o una malattia acuta) si verifica una mancanza di resilienza. Ne consegue una prolungata e frequente ospedalizzazione.
Come può essere d’aiuto una visita nutrizionale?
Durante una visita medica nutrizionale, vengono analizzate in dettaglio le condizioni generali e vengono misurati diversi parametri fisici, compresa la composizione corporea mediante BIA (analisi dell’impedenza bioelettrica). L’anamnesi e la dieta seguita dal paziente vengono analizzate nell’ambito di un colloquio anamnestico dettagliato. Va sottolineata la valutazione medica internistica supplementare, utile per riconoscere e trattare altre malattie. Inoltre, si controllano i farmaci a lungo termine per verificare eventuali errori e interazioni e si consigliano esami del sangue mirati. In un appuntamento di follow-up, si discutono i valori ematici e si forniscono raccomandazioni dietetiche personalizzate.
Gamma dei servizi offerti dalla Dr. Felizitas Radmüller:
Specialista in medicina interna
- Consulenza di medicina nutrizionale con particolare attenzione alla medicina interna (specializzazione in sovrappeso/obesità e malnutrizione in età avanzata)
- Valutazione dei parametri vitali (pressione arteriosa, polso, saturazione di ossigeno, temperatura)
- Misurazione del corpo (altezza, peso, circonferenza vita)
- Misurazione della composizione corporea (BIA: analisi bioimpedenziometrica)
- Anamnesi
- Esame fisico
- A seconda dei casi, consulenza sui valori ematici aggiuntivi
- In base al caso specifico, esami ecografici aggiuntivi degli organi addominali, dei vasi del collo e/o della ghiandola tiroidea
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